L’impianto è pensato per la potabilizzazione di acque di pozzo, con rimozione di ferro e manganese e successiva disinfezione finale.
Il sistema è montato su skid ed è costituito da: due pompe di alimentazione, una sezione di misura della portata, un filtro a sabbia/pirolusite, un filtro a carbone, due stazioni di dosaggio di ipoclorito di sodio (la prima come ossidazioni di ferro e manganese, la seconda come disinfezione finale), un compressore per l’alimentazione delle valvole pneumatiche, un quadro elettrico con PLC per la gestione di tutto il sistema.
L’acqua proveniente da un pozzo (la cui pompa è gestita da altro quadro), viene convogliata in un serbatoio di accumulo e stoccaggio a monte dell’impianto, all’interno del quale sono posizionati due interruttori di livello a galleggiante gestiti dall’impianto in oggetto, che danno il consenso per l’avvio e lo spegnimento delle pompe di alimento. A valle dell’impianto di trattamento è presente un ulteriore serbatoio di stoccaggio dell’acqua trattata, con all’interno altri due interruttori di livello a galleggiante che a loro volta danno il consenso per l’avvio o lo spegnimento delle pompe in base alla condizione di riempimento del serbatoio.
Attraverso il sistema di valvole pneumatiche ed in base alla logica impostata nel PLC, l’acqua grezza viene utilizzata anche per il controlavaggio del filtro a sabbia ed (eventualmente) del filtro a carbone. Le acque di controlavaggio vengono poi convogliate e scaricate in un drenaggio esterno.
L’acqua in uscita dall’impianto risulta conforme ai limiti di potabilità in accordo a WHO.