L'uso dell'acqua da parte delle famiglie a basso reddito nell'Africa subsahariana è fortemente limitato da diffusi problemi di qualità e di accessibilità economica. Le sorgenti d'acqua dolce sono spesso soggette a vari tipi di contaminazione.
Le agenzie idriche keniote raggiungono solo il 55% della popolazione e il restante 45% e l'intera popolazione al di fuori dei loro bacini è in una situazione ancora peggiore e si procura l'acqua da pozzi privati o comuni o da piccoli operatori, spesso non regolari o regolamentati.
Il progetto AC-QUA intende portare il know-how tecnico per risolvere i più comuni problemi del bere a costi competitivi con sistemi compatti, e allo stesso tempo mira a facilitare l'accesso alla tecnologia dell'acqua potabile per le imprese locali e di conseguenza per i bassi consumi popolazione a reddito.
In 36 mesi, anche attraverso il supporto di ONG italiane operanti in Kenya, sono state svolte le seguenti attività:
L'acqua in ingresso viene trattata attraverso un filtro a cartuccia di avviamento al fine di rimuovere la sabbia o altri elementi che rendono l'acqua torbida. Il sistema si avvia automaticamente e funziona con i parametri richiesti.
Costruzione robusta e di facile manutenzione. Dotato di un'interfaccia che consente l'accesso remoto. Costruito e assemblato in UE. Unità di filtrazione Sand-GAC (Granular Active Carbon). Un'opzione collaudata progettata per rimuovere le sostanze chimiche organiche dall'acqua e quelle sostanze chimiche che danno odori o sapori all'acqua come acido solfidrico (odore di uova marce) o cloro.
L'utilizzo delle risorse idriche da parte delle famiglie a basso reddito nell'Africa subsahariana è fortemente limitato da problemi diffusi di qualità dell’acqua e accessibilità economica. Le fonti di acqua dolce, infatti, sono spesso soggette a diversi tipi di contaminazione. I fornitori di servizi idrici pubblici in Kenya raggiungono solo il 55% della popolazione. Il restante 45% e l'intera popolazione al di fuori dei loro bacini si trova in una situazione ancora peggiore ed è costretta a procurarsi l’acqua da pozzi privati o comuni o piccoli operatori, spesso non regolari o regolamentati.
Il progetto AC-QUA intende introdurre il know-how tecnico necessario per risolvere i più comuni problemi di potabilità a costi competitivi con sistemi compatti e, allo stesso tempo, mira a facilitare l'accesso alle risorse di acqua potabile per le imprese locali e di conseguenza per la popolazione a basso reddito. Nel corso di 36 mesi, anche attraverso il sostegno delle ONG italiane operanti in Kenya, sono state svolte le seguenti attività:
Il sistema ad osmosi inversa installato è un impianto a scorrimento costituito da una linea ad osmosi inversa (membrane RO) con una capacità di 1,0 m3 /h di permeato. L'acqua in ingresso viene trattata attraverso un filtro a cartuccia di avviamento al fine di rimuovere la sabbia o altri elementi che rendono l'acqua torbida. Il sistema si avvia automaticamente e funziona secondo i parametri richiesti. L'impianto, costruito e assemblato in UE e dotato di un'interfaccia che consente l'accesso da remoto, è caratterizzato da una costruzione robusta e di facile manutenzione.
L'unità di filtrazione sabbia-GAC è una soluzione collaudata progettata per rimuovere le sostanze chimiche organiche dall'acqua e tutte quelle sostanze che possono trasmettere odori o cattivo sapore all'acqua come l'acido solfidrico (odore di uova marce) o il cloro.
Località: Isiolo e Kilifi Counties, Repubblica del Kenya.
Cliente: fornitori locali di acqua.
Tipo di progetto: AICS - Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Impianti di trattamento acque: impianto ad osmosi inversa; filtrazione sabbia-GAC (carbone attivo granulare).
Fonte di acqua grezza: pozzo/acqua di pozzo.
Qualità dell'acqua trattata: acqua potabile.
Capacità: i due impianti producono rispettivamente 1 m3/h (sistema ad osmosi inversa) e 2,0 m3/h (Sand-GAC) di acqua potabile.
Tags: Trattamento acqua