Gli impianti destinati al recupero delle acque piovane consentono il riutilizzo delle acque provenienti dai pluviali di edifici civili e non, garantendo una riserva ideale per l’irrigazione di aree verdi, per il lavaggio di veicoli, lo scarico acque dei servizi, etc.
L'acqua viene raccolta dallo scarico delle grondaie ed è convogliata verso un filtro meccanico ad altissima efficienza con doppia fase di filtrazione che ha la funzione di separare l'acqua dalla sporcizia più grossolana. La grande pendenza del corpo filtrante all’interno e il forte dislivello tra ingressi ed uscita, permettono, oltre alla doppia fase filtrante, un effetto autopulente che riduce l’intervallo di pulizia a una/due volte l’anno.
Le acque così filtrate vengono accumulate nel serbatoio dove possono essere stoccate per circa 20 giorni. Grazie ad una vasca di calma l’acqua in ingresso non crea turbolenza evitando il risollevamento dal fondo dell’eventuale materiale sedimentato. Gli impianti sono inoltre dotati di un sistema troppo pieno completo di protezione all’ingresso di piccoli animali, che permette il deflusso delle acque in eccesso verso la condotta di scarico.
Da qui una o più pompe di rilancio inviano l’acqua stoccata al riutilizzo finale. Le pompe scelte sono dotate, in relazione alle esigenze in sito, di una griglia fine che evita il pescaggio di materiali grossolani, oppure di un sistema di pescaggio a galleggiante che garantisce la presa dell’acqua a metà vasca così da evitare di pescare sedimenti.
Prima del riutilizzo l’acqua viene debatterizzata tramite raggi UV.
Località: Caserma Militare S. Martino, MANTOVA (MN)
Tipologia di Progetto: impianto di trattamento acque meteoriche a scopo di riutilizzo.
Fonte di acqua: acque meteoriche
Tipologia di trattamento: separativo ed UV
Capacità: 25 m3