Negli ultimi anni, in Italia e nel mondo, l’importante crisi idrica in corso sta provocando ingenti danni idrogeologici e ambientali. Si tratta di un evento climatico estremo, nonché l'ennesima conseguenza della crisi climatica: una delle ripercussioni di essa è infatti l’alternanza di eventi meteorologici estremi come l’avvicendarsi di alluvioni e inondazioni a momenti di estrema siccità e carenza idrica.
Questa alternanza metereologica via via diventa sempre più marcata, creando non pochi disagi di tipo sociale, economico e ambientale.
A livello mondiale la siccità rappresenta il 5% dei disastri naturali, colpendo 1,1 miliardi di persone, mentre, guardando all'Italia, secondo i dati ISAC-CNR, il 2022 è stato l’anno più siccitoso dal 1800 con un deficit pari al 30%. La siccità, alternata alle forti grandinate, alle trombe d’aria e le alluvioni sta provocando una serissima crisi idrica i cui effetti sono ormai palesi. Basti pensare all’enorme calo del livello idrometrico del fiume Po (3,7 m in meno rispetto alla norma), al costante ritiro del ghiacciaio del monte Bianco e della Marmolada e alla scarsità di pioggia e neve che ha caratterizzato gli inverni di questi ultimi anni.
La scarsità idrica è un fenomeno caratterizzato da un decremento dell’acqua disponibile in un particolare periodo di tempo e in una particolare zona, che può essere anche non arida ed causato dal frequente susseguirsi di periodi di siccità.
Infatti, la siccità è un fenomeno naturale che avviene quanto in una specifica area diminuisce il numero di precipitazioni rispetto a quelle che, da un punto di vista climatologico, ci si aspetterebbe. Il termine “scarsità idrica” fa quindi riferimento al fatto che la domanda di acqua sia maggiore rispetto a quella disponibile.
Ciò diventa problematico quando tali periodi di siccità si fanno più frequenti ed estremi, provocando un deficit idrico che impatta negativamente sull’agricoltura, sulla ricarica degli acquiferi e sulla portata dei corsi d’acqua. Questo deficit prolungato provoca una situazione di crisi idrica che a sua volta porta a ingenti danni socio-economici e ambientali.
Quindi, se un tempo la siccità era un fenomeno naturale e temporaneo oggi spesso è conseguenza dell’agire umano, come l’inquinamento, lo spreco di acque e la cattiva gestione delle risorse idriche.
I fattori che contribuiscono alla crisi idrica sono molteplici e complessi: come già scritto, i casi di siccità estrema sono una delle tante conseguenze dei cambiamenti climatici. Ciononostante, ci sono anche ulteriori fattori che aggravano la situazione. Nel caso dell’Italia, sebbene sia un paese ricco di corsi d’acqua, la gestione delle risorse idriche in ambito agricolo e industriale risulta essere poco oculata ed efficace:
Non esistono soluzioni semplici per risolvere la crisi idrica poiché è necessario agire all’origine della crisi climatica: si tratta di una situazione di emergenza assolutamente complessa, poiché le cause sono molteplici e concatenate. Tuttavia è possibile attuare alcuni interventi per poter mitigare il problema, come ad esempio:
Da anni Idro Group è impegnato all’interno del progetto Global Impact per la corretta gestione dell’acqua, per l’utilizzo di tecnologie avanzate e sostenibili e per il recupero ambientale. La corretta depurazione e il corretto trattamento delle risorse idriche rappresentano un passaggio indispensabile per poter sopravvivere alla crisi idrica che sta investendo l’Italia e il resto del mondo. Si tratta di una responsabilità comune che devono assumersi sia aziende che enti pubblici che operano soprattutto nel settore agricolo, nel settore industriale e nell’ambito civile.
Se desideri avere maggiori informazioni sugli impianti di depurazione e di trattamento dell’acqua che realizza Idro Group, compila il form nella sezione contatti: verrai ricontattato il prima possibile!